Sosteneteci!

Vogliono costruire un parcheggio sotterraneo a pagamento lungo tutti i 400 metri di via Fermi, scavando fino a 15 metri di profondità. Per fare ciò dovranno eliminare 28 Platani quarantennali e 50 robinie più giovani. Ci toglieranno ossigeno e pace. Abbiamo raccolto 5000 firme per una petizione al Sindaco.

La zona ha già numerosi parcheggi sotterranei, di cui uno inutilizzato in quanto ancora privo di agibilità. Stiamo in un'ansa del Tevere e la zona è a rischio idrogeologico. Il 21 gennaio sono arrivati degli operai con transenne e cartelli d'avviso oltre che cartellonistica mobile di sosta vietata. Pochi minuti dopo sono arrivati i vigili urbani e hanno fatto togliere tutto e gli operai hanno tolto transenne e tutto il resto. Per ora sembra che siamo riusciti a bloccare ma non ci fidiamo.

martedì 19 luglio 2011

Cosa succede se il Comune non autorizza la CAM a procedere?

Si fa un gran parlare delle penali che il Comune sarebbe costretto a pagare in caso di recesso dalla convenzione con la  CAM per il PUP FERMI.
Nella peggiore delle ipotesi si tratta di rimborsare il costo delle opere effettivamente già realizzate (e cioè  niente se si esclude una gettata di cemento abusiva) maggiorato del 10%....
I casi di recesso e di revoca sono previsti dagli articoli 24 e 25 della convenzione firmata tra la CAM e il Comune di Roma.
 
Se si pensa che il Comune ha impegnato soldi senza senso in altre occasioni (vedi l'inutile ponte PEDONALE della musica per il quale si sono già spesi 8 milioni) resta il  fatto è che non c'è la volontà politica di ascoltare i cittadini.

venerdì 15 luglio 2011

Mobilità e democrazia sostenibili: il ruolo della politica

di Ileana Itinera Izzillo
https://www.facebook.com/notes/ileana-itinera-izzillo/mobilit%C3%A0-e-democrazia-sostenibili-il-ruolo-della-politica/10150703316125542


Dedicato a Peppino Impastato*

Ieri 14 Luglio alla Festa dell'Unità di Caracalla a Roma un ampio spazio è stato dedicato al dibattito ai PUP, ovvero ai Parcheggi scaturiti dal Piano Urbano Parcheggi, strumento ormai ventennale per risolvere l'emergenza mobilità a Roma.

Questo il titolo veramente accattivante e promettente
PARCHEGGI: CAMBIARE E' POSSIBILE?
Dal vecchio Piano Urbano Parcheggi ad una nuova idea di mobilità
Questi gli ospiti un po’ troppo monopensiero e meno accattivanti
Anna Maria Bianchi portavoce dei Comitati NO PUP
Giorgio Nena Presidente Associazione Roma Parcheggi
Dario Coen Confesercenti
Fabrizio Panecaldo Vice capogruppo PD Comune di Roma
Roberto Cellini segretario Fillea CGIL
coordina Eugenio Patanè Presidente PD
Non è così peregrino che i cittadini residenti e lavoratori dei quartieri interessati da interventi PUP si siano recati numerosi al dibattito per sentire che cambiamenti possibili venivano proposti.
Magari i cittadini avrebbero potuto scoprire che, non certo gli imprenditori dei PUP, ma almeno i politici del PD, durante questa consigliatura tremenda (per la mobilità come per molte altre cose) Alemanno, si fossero dati pena di capire come mai e con quali strumenti la municipalità di Parigi ha potuto dichiarare nel marzo di quest’anno ai quattro venti che il parco auto dei parigini si è ridotto di un quarto in 10 anni.
Sarebbe stato bello ascoltare politici che ragionassero su come e in quanto tempo,  grazie alle politiche per la mobilità sostenibile progettate e messe in campo - ovvero numero e qualità delle linee della metropolitana, efficiente trasporto pubblico di superficie, car e bike sharing - si potesse ridurre il parco auto dei romani consentendo ai cittadini di spostarsi agevolmente in città con beneficio per il portafoglio, la salute e la qualità della vita. I cittadini, visto tutto questo impegno ad imitare i modelli migliori di mobilità europea, avrebbero anche compreso la necessità di alcuni residuali parcheggi di superficie  (al bordo delle strade) e, in ultimo ma proprio in ultimo,  sotterranei sia in proprietà che a rotazione gratuiti e a pagamento. Ovviamente ben localizzati in zone a rischio idrogeologico zero.
Invece i cittadini, ed in particolare i residenti di via Fermi, a rischio di sventramento per la costruzione di un parcheggio dannoso oltre che inutile, hanno scoperto che il parterre di ospiti - esclusa Anna Maria Bianchi che molto concreta, informata e propositiva veniva derubata della parola dopo poche battute da un moderatore incapace di portare i presenti al tema del dibattito così come proposto dal titolo -  in questi anni non hanno proprio studiato nulla di nuovo né di autonomo né proveniente dai colleghi europei.
Anzi, per la verità non hanno neppure letto il titolo del dibattito a cui partecipavano: infatti senza minimamente rendersi conto che il piano PUP è fallito (Roma è sempre più caotica e trafficata malgrado i numerosissimi PUP già costruiti), non hanno manifestato alcuna intenzione di cambiare e della “nuova idea di mobilità” non hanno la più pallida idea.

Per i cittadini la cosa è ormai chiarissima: anche per la mobilità sostenibile  l’autismo di certi politici ha raggiunto vette estreme che rendono poco sostenibile la loro pratica di democrazia e di trasparenza. Diversamente qualcuno si sarebbe sentito in dovere di accennare al fatto che alcune volte gli imprenditori dei PUP tentano di espiantare platani quarantennali in gemmazione e aprire cantieri e scavi senza i regolari permessi come è accaduto in Via Fermi il 21 Marzo ed il 12 Luglio passati. Senza l'attenta partecipazione del Comitato di Quartiere Marconi, il sostegno e l'impegno fattivo politico e istituzionale della Consigliera di Roma Capitale, Gemma Azuni (Sinistra Ecologia e Libertà), il sostegno del Circolo SEL del XV Municipio, le gravi iregolarità sostanziali non sarebbero state rilevate.

*Ho deciso di dedicare le mie note civili agli eroi antieroi italiani che con rigore morale ed etica umana e professionale hanno compiuto il loro lavoro con dedizione, onestà e serietà. Fino a quelle che per loro si possono dire estreme conseguenze.

Via Fermi: platani ed auto.

giovedì 14 luglio 2011

25 gennaio 2011 - la posizione del Presidente dei Verdi di Roma

No_PUP_Fermi
Spett. Comitato No Pup Fermi,
in qualità di presidente dei Verdi di Roma e di ex consigliere capogruppo dei Verdi del XV Municipio (ho fatto parte per ben 10 anni del parlamentino locale), permettetemi di esternare alcune considerazioni in merito alla vicenda che vi vede vostro malgrado protagonisti irritati, indispettiti, umiliati nei diritti. Condivido appieno – e lo dico senza retorica strumentale – le motivazioni a sostegno della vostra recente lettera al Sindaco, perché al di là di ogni pur sostenibile ragione di ordine tecnico e di principio (che io stesso sposo) sulla inefficacia del Piano Urbano Parcheggi, quella della difesa delle storiche alberate di via Enrico Fermi appare il vero “tallone d’achille” per chi difende a spada tratta la validità del progetto. Infatti, il trasferimento e relativo trapianto dei platani in altre aree, caldeggiato e sostenuto dalla Giunta del XV Municipio, si rivela una vera e propria “bufala”, poiché anche le persone meno edotte in materia, sanno che le probabilità di attecchimento delle alberate nelle nuove sedi sono pressoché zero ! Se a questa considerazione aggiungiamo che l’intera operazione di estirpazione e trapianto delle consolidate essenze arboree ammonta a parecchie decine di migliaia di euro (soldi che, in ogni caso, verranno sottratti alla disponibilità dei cittadini), allora possiamo ben comprendere l’inutilità – anzi la dannosità - dell’iniziativa, sommata allo sperpero di denaro per l’increscioso tentativo.
Spiace, peraltro, che in questa vicenda l’assessorato all’Ambiente del XV Municipio si sia schierato a favore di questa indegna operazione, che nel migliore dei casi, produrrà l’impoverimento ambientale del verde in quel quadrante di città.
Evidentemente, l’intera giunta municipale deve aver accolto con vivo interesse le ragioni commerciali dell’impresa commissionaria, al punto da infischiarsene delle obiezioni, delle riserve e delle vibrate proteste della cittadinanza. Mi preme ricordare, per onor di cronaca, che il sottoscritto da sempre ha sostenuto – e non perché affetto da sindrome Nimby – l’inconsistenza e l’inutilità del Piano Urbano Parcheggi a Roma, in quanto pienamente convinto che esso contraddice e tradisce gli obiettivi – pur nobili – contenuti nel progetto, quali espressi nella Legge Tognoli del 1989: cioè l’idea di razionalizzazione della sosta e riqualificazione della superficie. Basta farsi un giro per la città e constatare empiricamente quale “riqualificazione” hanno prodotto i progetti PUP già realizzati: misere opportunità di miglioramento della qualità urbana e, soprattutto, inconsistenza nell’abbattimento del fenomeno di “parcheggio selvaggio” caratterizzano oggi gli ambiti toccati da tali progetti! Queste amare osservazioni della realtà purtroppo contrassegnano un bilancio negativo, ben lontano dalle aspirazioni dei proponenti e fanno propendere per un generale fallimento del
progetto PUP.

Qualche anno fa partecipai in prima fila alla mobilitazione di cittadini promossa contro un analogo progetto PUP in Piazza Lorenzini, al Portuense, assumendo senza esitazione l’iniziativa di legarmi ad un albero, per scongiurarne l’abbattimento ad opera delle ruspe. Oggi, grazie anche a questi atti estremi, piazza Lorenzini non è uno squallido spartitraffico, ma un’area fruibile alla cittadinanza, all’ombra dei suoi pini verdeggianti!
Occorre, a questo punto di sordità delle istituzioni tutte, allestire iniziative simili, come quella annunciata da voi, dello sciopero della fame a staffetta, magari congiuntamente ad una collettiva mobilitazione volta a proteggere “fisicamente” le alberate, per ottenere forse ascolto ed attenzione dalle autorità e dai media. Sì, la difesa degli alberi di via Fermi e dell’ambiente in generale valgono proprio uno sciopero della fame (vedi art. CorSera del 24 genn. u.s.) ed io ed i Verdi tutti saremo al vostro fianco in questa autentica “battaglia di civiltà”.
Martedì 25 Gennaio
Cordiali saluti
Giuseppe Teodoro

21 Marzo 2011: rinvio dei lavori ad ottobre

ROMA -Il  21 marzo 2011 il Comitato No Pup Fermi ha riportato una prima vittoria nella lotta iniziata a novembre contro la realizzazione di un parcheggio sotterraneo lungo tutta Via Enrico Fermi.

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Il   Comitato No Pup Fermi, che fa parte del Coordinamento dei Comitati NO PUP  di Roma, ha infatti ottenuto un rinvio dei lavori all’ottobre 2011, grazie al veto posto dal Comune all’espianto di 28 platani di 50 anni che avrebbero dovuto essere trapiantati sul Lungotevere, con pochissime  probabilità di  sopravvivenza.Da qualche giorno i  membri del Comitato erano in allerta a causa dei cartelli apparsi lungo la strada che annunciavano  l’imminente potatura di alberi ormai in piena gemmazione, e  sabato 19 marzo  avevano chiesto  all’assessore Aurigemma e all’Ufficio Giardini la presenza sul posto di un agronomo che attestasse lo stato dei platani.Lunedì 21 marzo la giornata è stata frenetica: molti membri del Comitato e residenti  sono scesi in strada fin dalle 6 del mattino per impedire colpi di mano. Lo specialista  dell’ Ufficio Giardini si è presentato puntualmente e ha subito espresso un parere negativo all’espianto, a cui è seguito il veto a procedere comunicato  alla Cam srl da un rappresentante del Gabinetto del Sindaco. Ciononostante la ditta ha tentato comunque di iniziare i lavori, dimostrandosi indifferente ai regolamenti e scatenando l’indignata reazione dei residenti. Grazie all’intervento della Polizia  e del Corpo Forestale dello Stato, tutto è stato però bloccato, in attesa  di un documento ufficiale del Comune, arrivato poi alle 14.30.  Nel documento l’Assessore  all’Ambiente Visconti comunicava la sospensione dei lavori fino all’ ottobre 2011, subordinando l’intervento ad una nuova  perizia che dovrebbe essere affidata al Dipartimento Scienze vivaistiche dell’Università di Firenze, uno degli istituti più prestigiosi del settore, che dovrebbe  accertare il rispetto di tutte le necessarie condizioni di attecchimento delle essenze e verificare le relazioni tecniche prodotte dalla società Cam srl.La nostra vittoria è stata possibile grazie all’impegno degli assessori Aurigemma e Visconti, alla lungimiranza degli ufficiali della Questura di San Paolo e del Corpo Forestale dello Stato,  al sostegno dei rappresentanti di Legambiente e dei Verdi, ai consiglieri municipali scesi in piazza con noi,  al nostro rispetto delle regole e al nostro rifiuto di strumentalizzazioni politiche, all’aiuto del Coordinamento Comitati NO PUP di Roma, e soprattutto alle persone che ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci in questa lotta contro la distruzione di un bel viale alberato, bene comune del quartiere e dei suoi abitanti