ROMA -Il 21 marzo 2011 il Comitato No Pup Fermi ha riportato una prima vittoria nella lotta iniziata a novembre contro la realizzazione di un parcheggio sotterraneo lungo tutta Via Enrico Fermi.
Il Comitato No Pup Fermi, che fa parte del Coordinamento dei Comitati NO PUP di Roma, ha infatti ottenuto un rinvio dei lavori all’ottobre 2011, grazie al veto posto dal Comune all’espianto di 28 platani di 50 anni che avrebbero dovuto essere trapiantati sul Lungotevere, con pochissime probabilità di sopravvivenza.Da qualche giorno i membri del Comitato erano in allerta a causa dei cartelli apparsi lungo la strada che annunciavano l’imminente potatura di alberi ormai in piena gemmazione, e sabato 19 marzo avevano chiesto all’assessore Aurigemma e all’Ufficio Giardini la presenza sul posto di un agronomo che attestasse lo stato dei platani.Lunedì 21 marzo la giornata è stata frenetica: molti membri del Comitato e residenti sono scesi in strada fin dalle 6 del mattino per impedire colpi di mano. Lo specialista dell’ Ufficio Giardini si è presentato puntualmente e ha subito espresso un parere negativo all’espianto, a cui è seguito il veto a procedere comunicato alla Cam srl da un rappresentante del Gabinetto del Sindaco. Ciononostante la ditta ha tentato comunque di iniziare i lavori, dimostrandosi indifferente ai regolamenti e scatenando l’indignata reazione dei residenti. Grazie all’intervento della Polizia e del Corpo Forestale dello Stato, tutto è stato però bloccato, in attesa di un documento ufficiale del Comune, arrivato poi alle 14.30. Nel documento l’Assessore all’Ambiente Visconti comunicava la sospensione dei lavori fino all’ ottobre 2011, subordinando l’intervento ad una nuova perizia che dovrebbe essere affidata al Dipartimento Scienze vivaistiche dell’Università di Firenze, uno degli istituti più prestigiosi del settore, che dovrebbe accertare il rispetto di tutte le necessarie condizioni di attecchimento delle essenze e verificare le relazioni tecniche prodotte dalla società Cam srl.La nostra vittoria è stata possibile grazie all’impegno degli assessori Aurigemma e Visconti, alla lungimiranza degli ufficiali della Questura di San Paolo e del Corpo Forestale dello Stato, al sostegno dei rappresentanti di Legambiente e dei Verdi, ai consiglieri municipali scesi in piazza con noi, al nostro rispetto delle regole e al nostro rifiuto di strumentalizzazioni politiche, all’aiuto del Coordinamento Comitati NO PUP di Roma, e soprattutto alle persone che ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci in questa lotta contro la distruzione di un bel viale alberato, bene comune del quartiere e dei suoi abitanti
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